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zion veruna si faccia ne l anima. La raggion dumque
apprende il più vero bello per conversione a quello
che fa la beltade nel corpo, e viene a formarlo bello: e
questa è l anima che l ha talmente fabricato e infigu-
rato. Appresso l intelletto s inalza più, et apprende
bene che l anima è incomparabilmente bella sopra la
bellezza che possa esser ne gli corpi; ma non si per-
suade che sia bella da per sé e primitivamente: atteso
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De gli eroici furori
che non accaderebbe quella differenza che si vede nel
geno de le anime, onde altre son savie, amabili e belle;
altre stolte, odiose e brutte. Bisogna dumque alzarsi a
quello intelletto superiore il quale da per sé è bello e
da per sé è buono. Questo è quell unico e supremo
capitano, qual solo messo alla presenza de gli occhi
de militanti pensieri, le illustra, incoraggia, rinforza e
rende vittoriosi sul dispreggio d ogn altra bellezza e
ripudio di qualsivogli altro bene. Questa dumque è la
presenza che fa superar ogni difficultà e vincere ogni
violenza.
cicada Intendo tutto. Ma che vuol dire  La mi gover-
na in pace, Né fa cessar quel laccio e quella face ?
tansillo Intende e prova, che qualsivoglia sorte
d amore quanto ha maggior imperio e più certo
domìno, tanto fa sentir più stretti i lacci, più fermo il
giogo, e più ardenti le fiamme. Al contrario de gli or-
dinarii prencipi e tiranni, che usano maggior strettez-
za e forza, dove veggono aver minore imperio.
cicada Passa oltre.
VI. tansillo Appresso veggio descritta la fantasia
d una fenice volante, alla quale è volto un fanciullo
che bruggia in mezzo le fiamme, e vi è il motto: Fata
obstant. Ma perché s intenda meglior, leggasi la tavo-
letta:
Unico augel del sol, vaga Fenice,
ch appareggi col mondo gli anni tui,
quai colmi ne l Arabia felice:
tu sei chi fuste, io son quel che non fui;
io per caldo d amor muoio infelice;
ma te ravviv il sol co raggi sui;
tu bruggi  n un, et io in ogni loco;
io da Cupido, hai tu da Febo il foco.
Hai termini prefissi
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Giordano Bruno - De gli eroici furori
di lunga vita, et io ho breve fine,
che pronto s offre per mille ruine,
né so quel che vivrò, né quel che vissi.
Me cieco fato adduce,
tu certo torni a riveder tua luce.
Dal senso de gli versi si vede che nella figura si dise-
gna l antitesi de la sorte de la fenice e del furioso; e
che il motto  Fata obstant , non è per significar che
gli fati siano contrarii o al fanciullo, o a la fenice, o a
l uno e l altro; ma che non son medesimi, ma diversi
et oppositi gli decreti fatali de l uno e gli fatali decreti
de l altro: perché la fenice è quel che fu, essendoché
la medesima materia per il fuoco si rinova ad esser
corpo di fenice, e medesimo spirito et anima viene ad
informarla; il furioso è quel che non fu, perché il sug-
getto che è d uomo, prima fu di qualch altra specie
secondo innumerabili differenze. Di sorte che si sa
quel che fu la fenice, e si sa quel che sarà: ma questo
suggetto non può tornar se non per molti et incerti
mezzi ad investirsi de medesima o simil forma natura-
le. Appresso, la fenice al cospetto del sole cangia la
morte con la vita; e questo nel cospetto d amore muta
la vita con la morte. Oltre, quella su l aromatico altare
accende il foco; e questo il trova e mena seco, ovum-
que va. Quella ancora ha certi termini di lunga vita;
ma costui per infinite differenze di tempo et innume-
rabili caggioni de circonstanze, ha di breve vita termi-
ni incerti. Quella s accende con certezza, questo con
dubio de riveder il sole.
cicada Che cosa credete voi che possa figurar questo?
tansillo La differenza ch è tra l intelletto inferiore,
che chiamano intelletto di potenza o possibile o passi-
bile, il quale è incerto, moltivario e moltiforme; e
l intelletto superiore, forse quale è quel che da Peri-
patetici è detto infima de l intelligenze, e che im-
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De gli eroici furori
mediatamente influisce sopra tutti gl individui
dell umana specie, e dicesi intelletto agente et attuan-
te. Questo intelletto unico specifico umano che ha in-
fluenza in tutti li individui, è come la luna, la quale
non prende altra specie che quella unica, la qual sem-
pre se rinova per la conversion che fa al sole che è la
prima et universale intelligenza: ma l intelletto umano
individuale e numeroso viene come gli occhi a voltar-
si ad innumerabili e diversissimi oggetti, onde secon-
do infiniti gradi che son secondo tutte le forme natu- [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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